21.06.2021

La Russia: la nuova frontiera del mercato internazionale

La Pandemia ha creato importanti rotture all'interno di diversi mercati esteri, senza risparmiare la solida economia delle più grandi potenze mondiali.  

Un periodo che resterà sicuramente scolpito nella memoria e scritto sui libri di storia.

Ma ora è tempo di ripartire, di ritornare alla normalità, di fare business e parlare di esportazione, facendo leva su uno dei sodalizi più longevi e fruttuosi di sempre, ovvero quello tra Italia e Russia.

I rapporti tra i due stati non hanno subito danni nonostante l'Italia sia stato uno dei paesi maggiormente colpiti dalla malattia da Corona virus. Oggi il Belpaese, è pronto a lavorare per rafforzare ancora di più una sinergia consolidata, efficace e potente.

Un'unione solida che porta da sempre a risultati grandiosi: esportare in Russia rappresenta infatti una grande occasione per le aziende italiane e viceversa, e da sempre l'Italia è uno dei principali fornitori del mercato russo e della CSI.

Un rapporto tra due mercati differenti che da sempre si intrecciano armoniosamente; una relazione che si è sviluppata e consolidata nel corso dei secoli, che parla di storia e di grande fiducia, di innovazione e di progresso.

Le competenze e le tecnologie delle nostre industrie possono essere ampiamente utilizzate in Russia e nei paesi della CSI per la produzione in loco di una serie di prodotti, macchinari e servizi che, da sempre vengono importati dall'Italia.

La Russia: un mercato in costante sviluppo, aperto e attivo

La Russia non si ferma, non si è mai fermata.

Recenti dati mostrano come il PIL nazionale sia cresciuto dello 0.5% a marzo 2021; ciò dipende dal costante sviluppo di svariati settori: dall’edilizia all’industria del trasporto merci, dal settore alimentare al settore agricolo, dal settore chimico al campo ingegneristico.

Il primo trimestre del 2021 ha visto uno scambio commerciale di grande portata, pari a circa € 1.720.00 milioni a dimostrazione della costante ascesa del mercato russo.

La Russia nel tempo ha imparato a produrre creando intorno a sé un flusso di mercato fiorente e in costante sviluppo e crescita. Dall’estero però continua ad acquistare macchinari da impiegare nei suoi numerosi settori di produzione.

Russia e Italia: quando la mano d'opera incontra l'innovazione e la tecnologia

I mercati esteri appaiono sempre più forti, equilibrati, vantaggiosi e brillanti.

Si può dire ugualmente anche dopo la recente Pandemia? Sì.

Oggi infatti l'economia mondiale vede tra i suoi protagonisti la Russia e i paesi della CSI.

Sempre più aziende italiane valutano la possibilità di accedere all'interno del mercato della federazione russa.

Diversi sono i mercati coinvolti: il settore agricolo, per esempio, è un'area di forte interesse per le grandi aziende italiane che accedono al mercato russo. La sinergia tra i due paesi si fonda sulla disponibilità dei terreni agricoli russi e sull'innovazione e la tecnologia dei macchinari Made in Italy, una combinazione decisamente vincente e in grado di portare benefici e vantaggi.

I macchinari italiani, impiegati all’interno di innumerevoli settori, possono fare davvero la differenza sui prodotti russi. La tecnologia Italiana unita alla meticolosità e alla mano d'opera russa portano infatti a risultati davvero eccezionali e vantaggiosi.

A ciò si associa anche il tema dell'economia circolare che ha l’obiettivo di abbattere gli sprechi, ragionando attraverso un'ottica eco-sostenibile che preveda la fornitura di macchinari legati, per esempio, ai fertilizzanti e al lavoro agricolo, che siano 100% green.

I settori di competenza sono dunque vari e riguardano prevalentemente quelle aziende che si propongono come fornitori di macchinari specifici applicabili ai più diversi settori dall'agricoltura, appunto, alla moda, alla minuteria meccanica e a impianti di diverso utilizzo.

Accedere al mercato Russo significa offrire alla propria produzione aziendale la possibilità di entrare in un mercato solido e in continua crescita, dove ricerca, sviluppo e innovazione trovano la giusta connotazione.

Perché guardare verso est? Perché la Russia?

Abbiamo già evidenziato come la Russia rappresenti il principale fornitore di innumerevoli settori, tra cui quello dei prodotti energici per esempio, ma come purtroppo non disponga ancora di un settore primario e di una base industriale adeguata. L’Italia invece vanta di un vasto settore manifatturiero ed agro-alimentare. Queste particolari condizioni rendono i due stati assolutamente complementari, due partner commerciali naturali e in grado di creare da sempre una grande sinergia e importanti flussi di commercio.

Il mercato offre opportunità inoltre in tutti i settori della meccanica per i quali è previsto un intervento di aggiornamento tecnologico; si evidenziano inoltre buone prospettive per le forniture di tecnologia alle industrie della trasformazione alimentare e della lavorazione del legno, degli arredi e dell'edilizia; si conferma inoltre l’evoluzione e la crescita dei settori metalmeccanico, petrolchimico e della produzione di articoli e materiali in plastica e gomma.

I dati evidenziano importanti scambi commerciali nel settore dei prodotti dell'agricoltura, della pesca e della silvicoltura, della metallurgia, dei computer e dei prodotti di elettronica e ottica, degli apparecchi elettromedicali e di misurazione, degli orologi e molto altro.

 

Perché la Russia? Perché ci troviamo davanti al futuro dell’economia mondiale, perché accedere al mercato russo e della CSI significa garantire alla propria azienda grandi margini di crescita e sviluppo.

È tempo di ripartire e di guardare al futuro in modo positivo.

Scegli di ripartire. Scegli Russian Center of Commerce

 

Lugano, 21/06/2021

Dott.ssa. Valentina Sole