Circa 10 anni fa il Governo Russo ha attuato una serie di misure volte a sviluppare un proficuo mercato interno; un’azione specifica finalizzata ad aumentare la produzione interna di beni e servizi: stiamo parlando della Import Substitution Industralization (*Industrializzazione per la Sostituzione delle Importazioni), ovvero una strategia di sviluppo industriale basata sulla produzione di beni di consumo prodotti dal mercato interno.
Una politica industriale e commerciale che protegge l’industria nazionale anche attraverso l’intervento diretto dello stato nei settori industriali considerati strategici (*attraverso sussidi alla produzione, nazionalizzazione)
Ciò ha rappresentato fin da subito un vantaggio grandioso per i fornitori esteri che sfruttano l’opportunità di provvedere alle forniture di macchinari e tools che, ad oggi, ancora la Russia non possiede.
La Russia e i paesi della CSI hanno bisogno infatti di acquisire il giusto Know-how dai paesi tecnologicamente più “sviluppati” ed avanzati, tra cui da sempre primeggia l’Italia.
Il programma di sostituzione delle importazioni, ovvero l’import substitution, prevede dunque lo sviluppo di nuove metodologie e skills lavorativi, innovativi in grado di dare una spinta e una grande svolta a livello economico.
Il Know-how Italiano da sempre fa la differenza e permette al nostro paese di distinguersi all’estero. Il ruolo di un perfetto business partner affidabile è cruciale per la Russia, che da anni si affida anche alla competenza Made in Italy per sviluppare, produrre, migliorare, innovare.
Il giusto know-how e i macchinari più avanzati forniti consentono alla Russia di favorire il commercio di prodotti locali incentivandolo e promuovendolo. In questo modo è possibile alimentare concrete opportunità commerciali e sviluppare nuovi sbocchi economici.
Medio-grandi industrie investono nella ricerca e nello sviluppo, nella modernizzazione dei siti di produzione, nella gestione delle vendite, del marketing e della distribuzione dei prodotti.
La Russia in questo modo cerca di rafforzare i propri canali di produzione, per ogni fase dello sviluppo di un prodotto.
I settori interessati sono quelli:
La Russia: A un passo dall’indipendenza
Nel 2020 il governo Russo ha implementato piani per la sostituzione delle importazioni applicabili a oltre 20 settori economici.
Questi piani sono attualmente in revisione al fine di raggiungere obiettivi stabili significativi tra 2024 e il 2030.
Il governo ha creato uno speciale Comitato governativo e ulteriori comitati regionali dedicati interamente alla import substitution atti a coordinare le autorità federali, regionali e municipali e le società private coinvolte nell'attuazione della politica di sostituzione delle importazioni.
Questo significa che oltre 20 settori economici necessitano di tecnologie, macchinari, tools e know-how che possono provenire unicamente da paesi e aziende tecnologicamente più avanzate della Russia.
Particolarmente interessante per le imprese italiane che desiderano investire nel mercato russo è l'effetto competitivo che l'Import Substitution ha innescato tra le diverse regioni russe che si sono mosse per offrire gli strumenti finanziari, i piani fiscali e i migliori incentivi alle industrie che puntano allo sviluppo della propria economia locale.
Ciò apre degli interessanti scenari e sbocchi commerciali agli imprenditori che stanno valutando di dedicare all’export un budget aziendale, oppure intendono delocalizzare su territorio russo o della CSI.
Lugano, 08/07/2021
Dott.ssa. Valentina Sole