Capitale | Bishkek
Popolazione | 6,7 milioni
Valuta | Som kirghiso
Lingue ufficiali | Kirghiso, russo, uzbeko
Comparti più promettenti per l’export
- Settore agricolo
- Settore minerario
- Macchinari e apparecchiature
- Tessile
- Pesca
- Silvicoltura
Capitale | Bishkek
Popolazione | 6,7 milioni
Valuta | Som kirghiso
Lingue ufficiali | Kirghiso, russo, uzbeko
Comparti più promettenti per l’export
Le ingenti risorse minerarie - perlopiù oro e carbone - e la favorevole posizione geografica fanno del Kirghizistan un Paese cruciale per chi vuole fare business in Eurasia. Buona parte del suo interscambio coinvolge Russia, Cina e Kazakistan ed è per questo considerato uno snodo di collegamento verso altri mercati. È inoltre un punto cruciale non solo per l’export, ma anche per i progetti di collegamento terrestre tra Cina ed Europa lungo la nuova “via della seta”.
La sua principale ricchezza è costituita dalle miniere aurifere, ma ci sono buone prospettive anche nel tessile (settore trainante in epoca sovietica) e nell’agroindustria; secondo gli esperti, le maggiori opportunità di vendita si concentrano nel settore agricolo, macchinari e apparecchiature, pesca, silvicoltura e mobili.
Fondatore della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti), il Kirghizistan ha aderito all’Unione Economica Eurasiatica nel 2015 ed è stato il primo Paese centroasiatico ad aderire alla WTO, nel 1998.
Oggi vanta buone relazioni con le organizzazioni e le istituzioni finanziarie internazionali, da cui riceve importanti finanziamenti. Infine, negli ultimi anni la Repubblica del Kirghizistan ha snellito il commercio con l’estero eliminando alcuni documenti precedentemente richiesti e semplificando varie procedure.